venerdì 5 dicembre 2008

Verso lo Sciopero Metropolitano del 12

Mesi di mobilitazioni studentesche hanno portato una grande attenzione ai problemi delle università, ma poco è cambiato. Invitiamo pertanto a generalizzare lo sciopero con una giornata di blocco metropolitano totale che spinga il governo ad accogliere le nostre richieste. Inoltre il 12 dicembre è per Milano una data particolare: non dimentichiamo la strage di piazza Fontana, ordita da servizi segreti e gruppi neofascisti nel 1969 con il fine di spaventare e bloccare i movimenti sociali, dando inizio alla strategia del terrore.


In particolare chiediamo:


_l'abrogazione degli articoli 16 e 66 della legge 133 riguardanti i tagli al FFO, il blocco di fatto del turn-over per quanto riguarda personale tecnico e docente e la possibilità di privatizzare gli atenei.
Il governo ha risposto all'onda con la
legge 180 che non risolve di fatto nessun problema, ma anzi inserisce criteri di efficienza concorrenziale nella distribuzione dell'FFO. Qualunque riforma deve partire da un aumento dei fondi e non da una loro riduzione. E' grave il fatto che in Italia l'Università sia finanziata con solo lo 0,7% del PIL contro un'indicazione europea del 3%.


_più soldi per il diritto allo studio, in particolare per il sostegno alle fasce con reddito basso: chiediamo alloggi alla portata di tutti, borse di studio più significative e l'istituzione di un reddito sociale garantito.
Si devono assicurare strutture e servizi funzionali per tutti, non vogliamo numeri chiusi motivati solo dall'inadeguatezza dei finanziamenti.
Vogliamo una
didattica di qualità garantita a tutti, adeguatamente valutata, non la frammentazione dei corsi e la proliferazione (per interessi localistici) di sedi universitarie inutili e dequalificate.


_il diritto a una ricerca pubblica libera e di qualità, esente dal ricatto dei finanziamenti privati e della precarietà dei contratti. Vogliamo una gestione più trasparente e partecipativa dei fondi e delle carriere accademiche. Chiediamo l'istituzione di un contratto unico di lavoro non precario adeguatamente retribuito che preveda il rispetto dei diritti dei lavoratori, e la destinazione di un reddito sociale minimo a dottorandi, diversamente strutturati, precari...

Opponiamo alla commercializzazione dei risultati della ricerca la libera circolazione e la dimensione pubblica dei saperi.


_un impiego del denaro pubblico volto a evitare che siano le fasce deboli a pagare la crisi, attraverso un'inversione di tendenza rispetto alle politiche di privatizzazione e dismissione dei servizi fondamentali come acqua, istruzione, mobilità, che devono invece essere garantiti.


VENERDI’ 12 DICEMBRE

GENERALIZZIAMO LO SCIOPERO

concentramento di cittastudi h 8.30 piazza Leo

per raggiungere in corteo il concentramento universitario h 9.00 Cordusio, poi corteo h 9.30 Cairoli