Milano, capitale economica d’Italia, milioni di persone che durante il giorno si spostano rapidamente e lavorano, producono e consumano.
Milano, capitale anche della paura, del senso di insicurezza, e quindi della diffidenza e dell’egoismo.
Milano capitale dell’ordine e del decoro, bella senz’anima, che non tollera artigiani abusivi agli oh bej oh bej (a costo di perdere il cuore della fiera), che recinta i luoghi pubblici e liberi di ritrovo per i giovani, che chiude gli spazi autogestiti di aggregazione e produzione di iniziative culturali e sociali.
Milano per noi studenti: nessun luogo per studiare la sera (salvo rare eccezioni), pochissimi posti di socializzazione dove non sia necessario spendere per passare il tempo, o dove potere organizzare iniziative.
In questo panorama, è desolante che abbiamo la possibilità di usufruire degli spazi universitari solo durante il giorno, e che dalle 8 in poi gli edifici si svuotino.
Intendiamo porre quello degli spazi per i giovani come problema a chi gestisce la città e l’università, intendiamo per ora cominciare a praticare l’apertura serale dell’università, per garantire un luogo di studio e come punto di aggregazione. Abbiamo un’idea di università pubblica diversa da chi chiama “riforme” i tagli dei finanziamenti e “fannullone” chi protesta, approfitteremo dell’apertura serale per discuterne e approfondire le proposte concrete per l’università che vogliamo.
Questa è una lotta che possiamo vincere.
Milano, capitale anche della paura, del senso di insicurezza, e quindi della diffidenza e dell’egoismo.
Milano capitale dell’ordine e del decoro, bella senz’anima, che non tollera artigiani abusivi agli oh bej oh bej (a costo di perdere il cuore della fiera), che recinta i luoghi pubblici e liberi di ritrovo per i giovani, che chiude gli spazi autogestiti di aggregazione e produzione di iniziative culturali e sociali.
Milano per noi studenti: nessun luogo per studiare la sera (salvo rare eccezioni), pochissimi posti di socializzazione dove non sia necessario spendere per passare il tempo, o dove potere organizzare iniziative.
In questo panorama, è desolante che abbiamo la possibilità di usufruire degli spazi universitari solo durante il giorno, e che dalle 8 in poi gli edifici si svuotino.
Intendiamo porre quello degli spazi per i giovani come problema a chi gestisce la città e l’università, intendiamo per ora cominciare a praticare l’apertura serale dell’università, per garantire un luogo di studio e come punto di aggregazione. Abbiamo un’idea di università pubblica diversa da chi chiama “riforme” i tagli dei finanziamenti e “fannullone” chi protesta, approfitteremo dell’apertura serale per discuterne e approfondire le proposte concrete per l’università che vogliamo.
Questa è una lotta che possiamo vincere.
GIOVEDI’ 11 DICEMBRE
RIPRENDIAMOCI I NOSTRI SPAZI
Programma: RIPRENDIAMOCI I NOSTRI SPAZI
- h 17.00: Laboratori su autoriforma dell’università e strategia per far stralciare la 133
- h 19.30: cena e assemblea (sciopero del giorno dopo, contenuti emersi nei laboratori)
- h 22.00 cineforum
- musica
- apertura di SALE STUDIO a disposizione di tutti
- preparazione di striscioni e coreografie per il corteo... art attack!
- Attività autogestite dagli studenti.
Vuoi proporne una? Scrivici: retazione@libero.it - raccolta di coperte, sacchi a pelo, indumenti da distribuire poi ai senzatetto.
Dopo le 24: possibilità di fermarsi a dormire
(portate il sacco a pelo!) per partecipare al corteo
del giorno dopo, h 8.30 da piazza Leo (9.30 Cordusio).
(portate il sacco a pelo!) per partecipare al corteo
del giorno dopo, h 8.30 da piazza Leo (9.30 Cordusio).